I milanesi tornano dentro la Scala del Calcio, in un crocevia per lo scudetto. Milan-Inter finalmente ai vertici del campionato.
Come in ogni storia che aleggia tra leggenda e romanticismo, l’inizio è di tanto tanto tempo fa. E’ il 9 marzo 1908 quando, presso il ristorante l’Orologio di Via Giuseppe Mengoni, a due passi dal Duomo, nel pieno centro cittadino di Milano, nasce il club che oggi, universalmente, è conosciuto con il semplice diminutivo di Inter. Narra la leggenda che Giorgio Muggiani – spentosi in seguito nel 1938, a soli 51 anni – scelse il nero e l’azzurro, i colori del cielo e della notte a cui decise di aggiungere l’oro delle stelle poiché, in quel momento, erano le due tonalità prevalenti sulla tavolozza con cui stava lavorando. Altri invece raccontano che a quel tempo le matite erano bicolori: rosse da un lato, blu dall’altro; e proprio perché fuorusciti dal Milan, rosso e il nero, i fondatori del nuovo sodalizio decisero di contrapporre al rosso il blu. Sia come sia, leggenda o realtà, la certezza è che l’atto costitutivo del nuovo club viene scritto a mano sul retro bianco di una lettera nel breve volgere di qualche ora.
Da quel giorno Milano avrò due squadre, a lottare sotto la Madonnina, per la conquista di fama e titoli. Ci sono partite, che storicamente, sollevano città intere. Sono 229 gli scontri tra Milan e Inter che hanno infiammato le strade di Milano. Per 229 volte, la città si è fermata con il fiato sospeso per 90 minuti.
Oggi San Siro apre le porte ai proprio tifosi., tutto esaurito per il primo confronto cittadino a porte aperte post pandemia. Sono passati esattamente 637 giorni, dall’ultimo derby di Milano giocato con il pubblico a infiammare l’atmosfera. Quell’ultima gara in presenza dei tifosi sorride all’Inter che in rimonta asfaltarono i rossoneri per 4 reti 2, con un Brozovic in versione trascinatore. Quella vittoria permise ai nerazzurri di agganciare la Juventus in testa alla classifica.
Facendo un salto nel presente si presentano così le due squadre:
In casa Milan il primo dubbio è sull’asse sinistra, il recuperato Ballo.Tourè si gioca il posto da titolare con Kalulu, grazie alla triste assenza di Theo Hernandez, squalifica. I rossoneri hanno provato un effetto sorpresa per il derby, con Brahim Diaz a destra e Krunic dientro le punte, come alternativa il trio: Leao-Krunic-Saelemaekers. Titolari inamovibili Ibrahimovic, Kessiè e Kjaer, che hanno goduto del turnover in Champions League contro il Porto. A centrocampo Tonali e Kessiè. Florenzi e Rebic tornano disponibili.
Una lunga lista di indosponibili disturba gli equilibri dei diavoli: Maignan, Messias, Castillejo, Romagnoli e Theo.
In casa Inter invece non si contano infortuni, squalifi dunque tutti arruolabili. Inzaghi al suo primo derby milanese schiererà la sua migliore formazione. Handanovic tra i pali, davanti il solito baluardo difensivo: Skriniar, De Vrij e Bastoni. Ali: Darmian e Perisic. La mediana composta sicuramente da Brozovic e Barella. In ballottaggio Vidal, dopo le ultime ottime prestazioni e Calhanoglu. Attacco affidato a Lautaro e Dzeko.
MILAN (4-2-3-1) probabile formazione: Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Ballo-Touré; Tonali, Kessié; Brahim Diaz, Krunic, Leao; Ibrahimovic. All.: Pioli
INTER (3-5-2) probabile formazione: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko., Lautaro. All.: Inzaghi
Tutto pronto a Milano. La città si ferma, nell’aria c’è odore di storia. Tutti pronti a scrivere un’altra pagina dello sport meneghino. Al centro i tifosi, stadio riaperto e luci a San Siro.
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